Energia rinnovabile

Pannelli fotovoltaici: 5 cose da sapere sull'energia solare

 

Negli ultimi anni, l’energia solare è diventata sempre più popolare come fonte di energia pulita e rinnovabile: l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto di una casa o di un’azienda può permettere di generare energia elettrica a partire dalla luce solare, riducendo la dipendenza dalle fonti tradizionali e contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra.

In questo articolo abbiamo provato a rispondere ad alcune delle domande più frequenti dei nostri clienti relative al tema del fotovoltaico e dei pannelli solari. Continua a leggere per saperne di più.

 

 

Come funziona la bolletta con gli impianti fotovoltaici?

L’energia generata dai pannelli fotovoltaici consente di ridurre i costi energetici, e l’entità dei risparmi in bolletta dipende dalla quantità di energia prodotta e dal consumo energetico dell’abitazione o dell’azienda. In molti paesi, è possibile anche vendere l’energia in eccesso alla rete elettrica, ottenendo così ulteriori guadagni.

Attraverso l’installazione di un impianto fotovoltaico, l’utente passa da essere un semplice consumatore a un produttore di energia, assumendo il ruolo di “prosumer” nel settore energetico. 

Durante le ore diurne, approssimativamente dalle 6.30 del mattino fino alle 18.00 in media, l’impianto fotovoltaico genera energia elettrica. In questo periodo, è possibile consumare direttamente l’energia prodotta dai pannelli solari, senza doverla acquistare dalla rete di distribuzione. Ad esempio, se si producono 10 kWh di energia in una giornata e ne si consumano 6 kWh, i rimanenti 4 kWh vengono immessi nella rete elettrica, generando un beneficio economico.

Durante le ore notturne, quando l’impianto fotovoltaico smette di produrre energia, l’energia necessaria deve essere prelevata dalla rete di distribuzione elettrica. I sistemi di accumulo consentono di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso rispetto ai consumi, in modo da renderla disponibile durante le ore notturne o quando i pannelli solari non producono abbastanza per coprire il fabbisogno richiesto.

Lo Stato offre la possibilità di stipulare un contratto di scambio sul posto con il GSE (Gestore Servizi Energetici). Questo processo valorizza tutta l’energia immessa nella rete elettrica dai proprietari di impianti fotovoltaici. Di conseguenza, dopo aver pagato i consumi al di fuori della produzione dell’impianto fotovoltaico, il proprietario riceverà un compenso economico basato sul bilancio tra l’energia immessa e quella prelevata dal GSE.

In genere, si stima che circa il 30% dell’energia generata da un impianto fotovoltaico venga consumata direttamente dall’utente stesso. Questo si traduce in un risparmio stimato di circa 325€ all’anno, una cifra che può salire a 750€ se si installa un sistema di accumulo.

Come funzionano i pannelli solari attraverso un sistema di scambio sul posto
Funzionamento scambio sul posto con il GSE

 

Quali incentivi ci sono per il fotovoltaico 2023?

Esistono  programmi di incentivazione per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Questi possono includere sussidi statali, detrazioni fiscali o tariffe di incentivazione per l’energia solare. È importante informarsi sulle opportunità e sui requisiti necessari per accedere a queste agevolazioni. 

La soluzione più conveniente ad oggi, resta il Superbonus 110% che nel 2023 si restringe al 90%: permettendo una detrazione fiscale al 90% in caso di interventi volti non solo al miglioramento ma anche alla riqualificazione di un immobile dal punto di vista energetico. Questa agevolazione è valida anche per gli interventi che legano le due attività descritte alla messa in sicurezza dal rischio sismico (e prende il nome di Sismabonus).

Allo stesso modo, sono previsti incentivi economici anche per il bonus ricostruzione con una detrazione pari al 50% dell’importo speso per i lavori di riqualificazione energetica con l’installazione del fotovoltaico. 

Gli impianti fotovoltaici, infine, godono di aliquote IVA ridotte pari al 10% o al 4%.

Il sistema degli incentivi è regolato dai seguenti decreti e provvedimenti:

  • Provvedimento del 5 aprile 2023: determinazione della percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile per le spese sostenute per l’installazione di sistemi di accumulo
  • Provvedimento dell’11 ottobre 2022: definizione delle modalità, dei termini di presentazione e del contenuto dell’istanza per il riconoscimento del credito d’imposta per le spese sostenute relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili
  • Decreto Ministeriale del 6 maggio 2022: modalità attuative del credito d’imposta relativo alle spese sostenute per l’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili.

 

 

Quanti anni dura un impianto fotovoltaico?

L’installazione di un sistema fotovoltaico rappresenta un investimento a lungo termine. La durata media dei pannelli solari è di solito di almeno 25 anni, durante i quali è possibile recuperare l’investimento iniziale e ottenere profitti. Inoltre, il valore della proprietà può aumentare grazie all’installazione di un sistema fotovoltaico.

 

Qual è l’impatto ambientale dell’energia solare?

Oltre ai benefici economici, l’energia solare contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2 e al miglioramento dell’ambiente. La scelta di un’opzione energetica sostenibile può avere un impatto positivo sulla comunità e sull’ecosistema globale.

 

Quali sono i migliori pannelli fotovoltaici?

La scelta dei migliori pannelli fotovoltaici dipende da diversi fattori, tra cui l’efficienza, la durata, la garanzia, il prezzo e le esigenze specifiche dell’utente. 

È importante notare che la scelta dei migliori pannelli fotovoltaici dipende dalle specifiche esigenze e preferenze di ciascun individuo. 

Tra i produttori emergenti e innovativi nel settore dei pannelli fotovoltaici troviamo sicuramente V-TAC.

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